La religione, qualsiasi essa sia, è un insieme di regole ed è stata utile per il passaggio da civiltà agropastorale a civiltà moderna.
Si è passati dall’uccidersi a vicenda per un frutto, all’uccidersi per un parcheggio, ma molto meno frequentemente.
La religione, per quanto ora possa venir denigrata, è utile tanto quanto sono utili le elementari. Per meglio dire indispensabile, quanto lo sono le scuole primarie.
Ma se ci si attacca così forte, tanto da non voler esplorare altri “credo”, allora sarebbe come ripetere continuamente la stessa classe.
Il limite delle religioni, qualsiasi religione, sono i dogmi ed il pensare di far parte della religione “giusta”.
Se il cattolicesimo fosse l’unica religione giusta, gli altri 5 miliardi di persone andrebbero all’inferno? E se fosse, poi, così più giusta delle altre, perché tutti, comunque, nasciamo, cresciamo e moriamo? Perché tutti siamo sottoposti alle stesse forze, alle stesse leggi naturali?
Le religioni sono una creazione dell’uomo, di solito create dopo avvenimenti o insegnamenti particolari. Nessun grande maestro (Gesù, Buddha ecc…) è venuto per creare una religione. Sono venuti per portare degli insegnamenti, spesso molto simili tra loro.
Gesù, ad esempio, si ritirava in solitudine a meditare e le parabole sono un perfetto esempio di insegnamenti zen.
Era egli per caso buddista, induista o taoista? No, aveva la sua religione, l’ebraismo ma aveva trasceso i dogmi.
Fu proprio lui, seguito poi da San Paolo, a spiegare che la chiesa non era un luogo, ma una comunità (Satsang come definito in hindi e sanscrito).
E fu sempre lui a dire che il Sabato era fatto per l’uomo e non il contrario quando i bigotti dell’epoca lo criticavano perché faceva i miracoli di Sabato.
È stato il primo a combattere i dogmi, per questo è stato ucciso. I sacerdoti dell’epoca non vedevano di buon occhio tutta questa libertà.
Parlando del classico credente della domenica, diffidente verso l’ateo o verso il credente di un’altra religione, va bene che sia così convinto, sarà probabilmente ancora uno studente da elementari, ma a mio parere personale tutto ciò sembra fanatismo e qualcosa di simile al razzismo; vicino alla suddivisione in gruppi, classi, ideologie.
È come dire che io sto dalla parte giusta e gli altri dalla sbagliata.
Quando entri in casa di qualcuno che non apprezza la tua pace, esci cortesemente e scrollati la polvere dalle scarpe, cosi dicevano i Vangeli.
Io preferisco usare il pensiero ed il ragionamento, criticare il parroco e le sue convinzioni e far fare comunque a mio figlio la comunione, così che possa conoscere la figura e gli insegnamenti di Gesù.
Perché io stesso sono un tifoso di Gesù, ma non per questo vado volentieri in curva (chiesa) ad esultare.
di Fabio Valerio
letta da Chiara Brasacchio