Veronica Palladino
Storie venivano tramandate
da bocche congiunte,
silenzi prevaricavano
negli sguardi soffocati
dall’affanno, dalla miseria,
provocati dalla guerra.
Privati del tempo,
intrappolati tra strade
sudice del sangue versato,
si inginocchiavano
alzavano le mani al Cielo,
per aggrapparsi
al filo invisibile della vita.
Un giorno inatteso soggiunse,
come un fiore sbocciato
tra l’asfalto serrato,
un respiro di sollievo
e una voce comune
riecheggiò nel vento:
sono libero,
sono libera,
siamo liberi.
Veronica Palladino