Ogni anno, fino a 182 milioni di tonnellate di sabbia, viaggiano dal deserto del Sahara alla foresta amazzonica, grazie ai venti.
Questa sabbia, che contiene sostanze essenziali come il fosforo ed il potassio, nutre il terreno occupato dalla foresta, fertilizzandolo ed aiutandolo a nutrire le piante. Il terreno della foresta, continuamente lavato dalle piogge frequenti e persistenti sarebbe, altrimenti, povero di nutrimento.
In pratica, la zona più arida e con meno vita del pianeta è utile alla zona più rigogliosa in assoluto.
Sembra un paradosso, eppure è proprio questo che ha scoperto Hongbin Yu, autore dello studio.
Ogni cosa, ogni essere su questo mondo è utile, spesso in un modo che noi non possiamo neanche percepire.
Dovremmo cominciare a capire che la Terra non è solo un pezzo di roccia e acqua vagante nell’universo, ma dovremmo iniziare a pensarla più come un organismo, nel quale tutti collaborano con lo stesso obiettivo: prosperare!
E a noi umani dovrebbe spettare il compito di controllare che niente interferisca in questo processo.
Eppure ad interferire siamo proprio noi.
Più che un organo a sostegno del sistema, sembriamo un virus approfittatore.
Prendiamo esempio dal povero ed arido Sahara.
di Fabio Valerio