Cara Veronikque, innanzitutto grazie per il tempo concesso.
Benvenuta alle domande “scomode”, spero comprenderai il motivo per il quale le chiamo così.
Mi piacerebbe, anche per questo, conoscere qualcosa in più del tuo pensiero e del tuo linguaggio ma anche delle te non scrittrice, la Veronikque quotidiana.
Sia chiaro, puoi rispondere alle domande che vuoi. Considera che puoi anche mentire spudoratamente 😀
1 – So che stai pubblicando un libro. Qual è il titolo e di cosa si tratta?
Il Libro si chiama “Vaporescenze” ed è una raccolta di ventidue racconti ispirati ad altrettante carte del mazzo dei tarocchi, ventidue sogni attraversati da un personaggio maschile, l’Animus, che incontra, fino a fondersi con essa, la sua Anima, il personaggio femminile, entrambi senza nome perché proiezioni spirituali di ciascuno di noi. C’è la storia di tutti nelle infinite combinazioni di un mazzo di carte.
2 – Da dove nasce l’idea di scrivere un libro?
I personaggi e le loro storie mi fanno compagnia da sempre, siamo cresciuti insieme, in fondo siamo tutti storie da raccontare, o no?!?
3 – Chi è Veronikque?
Madame Veronikque è una sibilla, un essere spirituale, dedita all’ascolto e alla meditazione: la vocazione di un essere umano è evolvere a livello interiore, nella contemporaneità questo viene spesso trascurato e Madame Veronikque è qui per testimoniarlo quotidianamente.
4 – Che significato ha la maschera?
E’ fondamentale, un esercizio di fiducia verso ciò che è privo di apparenza, un allenamento ad aprire gli occhi del cuore, gli unici che possiedono la visione autentica. Oggi tutti vogliono vedere, vogliono spiegare, vogliono dare un nome e un volto senza avere confidenza con la natura reale del mistero e del suo enorme potere trasformativo della coscienza, in senso positivo, ovviamente. La maschera è un simbolo per accedere a conoscenze nei confronti della quali la maggioranza è cieca e sorda.
5 – Che lavoro fai?
Ascolto l’anima.
6 – Parlami della tua passione più grande. Non importa sapere di cosa si tratti (magari non lo vuoi dire e non è la scrittura), mi interessa sapere cosa ne ricavi. Cosa provi quando la pratichi e quando non ti è possibile farlo?
Essere libera, ci dedico una vita! Quando non mi sento libera faccio un bell’esame di coscienza.
7 – Cosa farai da grande?
L’energia cosmica!
8 – Cosa ti fa paura?
La mancanza di fantasia.
9 – Libero arbitrio o destino?
Libertà, sempre!
10 – Hai partecipato (e vinto) al Concorsone di simposio2021 con una poesia e un racconto. Preferisci scrivere uno o l’altro?
Mi piace la parola poetica, evocativa e sintetica ma l’importante è riuscire ad esprimerla, farlo attraverso la narrativa o la poesia per me è ugualmente piacevole.
11 – Sei anche una lettrice? Puoi suggerirci quale bella lettura?
Suggerirei di riscoprire i libri di Gustav Meyrink, da molti a torto considerato romanziere noir o fantastico: nei suoi romanzi sono racchiuse le chiavi per accedere ad una sapienza occulta.
12 – Qual è il libro che avresti voluto scrivere tu?
Non riesco a pensare di essere altro da quello che sono però se devo scegliere allora direi un best seller, almeno nel cambio tra me e un altro autore ci guadagno di sicuro!
13 – Immaginati arrivata al successo grazie a una pubblicazione. Di cosa vorresti trattasse questa tua opera?
Spiritualità, vorrei scrivere qualcosa in grado di illuminare le coscienze.
14 – Immaginando di poter scegliere un luogo a tuo piacere, dove abiteresti? E perché?
Roma, dove abito, non c’è amore più grande per me, corrisposto!
15 – Ti senti più un’autrice o una paziente in terapia, a causa di queste domande?
Autrice, i tarocchi si prendono cura del resto!
16 – Guardando il tuo profilo non possiamo notare i post con i tarocchi. Che significato hanno per te? Ci parli un po’ della tua esperienza?
I tarocchi sono il motivo per cui Madame Veronikque esiste, sono l’alfabeto dell’anima.
17 – Oltre ai tarocchi, credi di avere una speciale predisposizione per i mondi “sottili”?
Dovremmo chiederlo alle persone che si rivolgono a me, in privato, da più di quindici anni e partecipano ai miei eventi…
18 – Cosa non ti piace e cosa ti piace dei social?
Mi piace comunicare e i social permettono di raggiungere chiunque, anche i nostri “miti” del mondo della cultura o dello spettacolo, cosa che quando esisteva solo la carta da lettera e i francobolli era meno immediato. Non amo l’ingenuità con cui molti scambiano la realtà col mondo virtuale: qui siamo tutti vetrine, quello che c’è dietro, però, non è visibile. E meno male!
Grazie per la disponibilità e per la fiducia.
Ti auguro 100000 follower reali, nei prossimi giorni.
a cura di Fabio Valerio e Achiropita Gagliano