Non dobbiamo cambiare la grammatica del linguaggio, ma dobbiamo costruire quella “grammatica sociale e culturale” che permetta il riconoscimento della persona in quanto tale, e in quanto tale con tutti i diritti che le sono propri. Solo in una società che investe nell’istruzione e nella cultura, uomo o donna non farà alcuna differenza, perché saremo solo “persone”.
Anna Lorenzini – L.A.Filosofia 08 Marzo 2024