Quando qualcosa va storto, in realtà non va storto per niente, ma semplicemente non va nella direzione che avevamo sperato o, peggio, calcolato e preteso. Ma finché si spera che le cose vadano in un modo, è comprensibile.
La speranza confida in una probabilità, ma mette in conto anche che le cose possano non andare come sperato, appunto. In questo caso, (nel caso in cui si speri e basta) non si può dire che qualcosa sia andato storto, perché qualcosa va storto a chi calcola troppo il futuro, a chi organizza, predispone e non lascia nulla al caso e ancor meno alle sorprese (che io reputo vitali).
Qualcosa va storto a chi pensa che la perdita di equilibrio sia un errore, quando L’ Io vuole sovrastare su tutto e tenerci a bada, nel “rassicurante” e noioso quadretto dello schema culturale imposto. Qualcosa va storto, solo a chi ha un pensiero lineare, ammaestrato, schiavo, rigido. Niente andrà storto a chi non programma nulla, o perlomeno, programma il meno possibile.
Gli imprevisti, i drastici cambiamenti nella vita capitano a tutti. Se sono impedimenti, errori oppure opportunità e benedizioni, lo decide solo il nostro punto di vista.
Ramona Oliviero.