Anna Lorenzini, Chiara Brasacchio e Paolo Baldan.
Con la diretta del 25 gennaio 2022, ci siamo voluti dedicare allo sport in maniera diversa, innanzitutto, trattando uno sport specifico, l’alpinismo, e cercando di capire, insieme ad un esperto e appassionato, Paolo Baldan, che cosa questo sport significa per chi lo pratica. Sono rimasta sorpresa da ciò che ne è venuto fuori. L’uomo è nato per arrampicarsi, eh si, anatomicamente parlando, è più funzionale una “trazione” che una “spinta”, sarà per questo richiamo ancestrale che in molti amano la montagna e praticare arrampicate, o alpinismo. Ma oltre al gesto atletico, non indifferente, questo sport regala l’immersione nella natura e il contatto spirituale con essa.
Come in tutti gli sport, agonistici e non , si comincia per gradi, costruendo ed aumentando il percorso (in questo caso) di volta e in volta. L’obiettivo è deciso secondo le proprie possibilità e diventa più impegnativo con l’allenamento. Si comincia così. Ma, i più appassionati e gli agonisti, come Paolo, che abbiamo intervistato proprio per capire, ci raccontano un percorso fisico, sui fianchi della montagna, fino alla cima, e uno più profondo, dentro se stessi, che porta l’uomo a comprendere i suoi limiti, fin dove può arrivare per poter essere in grado di tornare indietro; eh si! Bisogna poter essere in grado di tornare a casa! L’accettazione della rinuncia, ci ha detto Paolo, e mi piace immaginare, filosoficamente parlando, l’uomo che si confronta con la natura e con stesso in una sorta di simbiosi tra mondo interiore ed esteriore, in cui lei lo sostiene e lo spinge verso l’obiettivo e al contempo lo “ridimensiona” mostrandogli qual è il limite dove egli può arrivare, mostrandogli il suo vero avversario: se stesso.
La Natura maestosa ed inconquistabile, come l’Anima; entrambe da esplorare, entrambe immense e molto più simili di quanto siamo abituati a pensare, fatte di immagini e sensazioni. Scalare la montagna regala una prospettiva totalmente nuova, che consente di ammirare il paesaggio spettacolare che c’è dall’alto e godere della bellezza intorno a sé. “La conquista dell’in su e dell’in sé”, ci ha detto Paolo, e questo non può far altro che riportarmi allo “sguardo interiore” e alla mia amata dialettica sguardo interiore-sguardo esteriore presupposto fondamentale per conoscere e conoscersi e soluzione di problematiche diverse. Il silenzio della Natura che ci fa ascoltare i rumori dell’Anima, ascoltare senza pensare, senza parlare e senza giudicare è il modo per “dialogare” con essa.
La motivazione dell’atleta è conquistare se stesso, godere della bellezza che la Natura gli offre, raggiungere l’obiettivo, la cima, o riconoscere il punto in cui fermarsi e tornare indietro, per raggiungere la vetta un’altra volta. Dunque, tanta conoscenza del proprio corpo per capire quando è il momento di fermarsi, questo è fondamentale. Ci vuole tanta dedizione e costanza nell’allenamento di uno sport così, ma anche da principianti, anche se non siamo degli atleti dell’alpinismo, possiamo intraprendere percorsi adatti a noi, passeggiate, e godere di quanto ci si offre davanti agli occhi.
Dunque, dalla passione per lo sport all’introspezione immersi nel mondo, respirando la Natura e l’Anima, e quanto è importante la respirazione? E perché non godere dei profumi del mondo?
Non credo di essere riuscita a raccontare in poche righe due ore di diretta, ma spero di essere riuscita trasmettere l’emotività di questo evento, che è il primo di una lunga serie dedicata allo sport.
Anna Lorenzini.
Letture consigliate da Paolo Baldan:
- G. Saglio e C. Zola, In su e in sé, Alpinismo e psicologia, Prioli & Verlucca
- Walter Bonatti, Montagne di una vita,
- Paolo Cognetti, Le otto montagne
- Tom Ryan, Con te in cima al mondo, Sperling Paperback
In galleria le immagini dei libri.