











Ci si può fidare ciecamente della scienza?
Non sempre. A volte no, anche se lo scopo è migliorare la situazione umana. Anche se esistono studi e ricerche decennali, anche se l’obiettivo è aiutare le persone e debellare malattie.
Ecco perché quando mi si chiede cosa ne penso riguardo i vaccini, alzo le spalle, continuando comunque ad avere la sensazione che non siano una soluzione ideale.
Se ne parla sempre tanto, soprattutto ora. Non sono un NoVax, ma non mi fido e mi pongo questa domanda:
L’essere umano, quando è sceso dagli alberi, si vestiva? No… Neanche in inverno. Esattamente come un orso o un cane.
Quando ha cominciato a vestirsi, cosa è successo? Ha cominciato a perdere i peli sul corpo.
Quindi ora siamo (quasi tutti) con pochissimi peli.
Potremmo sopravvivere in questo stato, nudi, in inverno? Presumibilmente no. E in caso di cataclisma, guerra, invasione aliena, asteroide ecc. quanto potremmo sopravvivere?
Certamente, sto estremizzando, ma è soltanto per far capire un concetto.
A questo punto la domanda è: “E se i vaccini avessero lo stesso effetto?”
Ci facciamo il vaccino, il nostro sistema immunitario si abitua ad un aiuto esterno e non crea più difese. E se un giorno non avessimo più la possibilità di vaccinarci? E se arrivasse un virus inaspettato (ah no, scusa è già successo) non compatibile con i vaccini già esistenti? Come risponderebbe il nostro fisico?
Come ha risposto il nostro fisico, sottoposto fin dalla nascita a vaccini, medicine ed antibiotici, ad un virus leggermente diverso da quello che ci causa tutti gli anni il raffreddore?
Davvero è così giusto vaccinarsi? No, scusa rifaccio la domanda.
Davvero è così giusto vaccinarsi contro i virus antinfluenzali?
Contro quei virus che mutano continuamente anche più volte in un anno?
La scienza ha sempre ragione?
a cura di Fabio Valerio
Letta da Chiara Brasacchio