Cara Cara (immagino di non essere il primo a trovarmi spiazzato davanti al tuo nome, accompagnato dal “cara”), innanzitutto grazie per il tempo concesso.
Benvenuta alle domande “scomode”, spero comprenderai il motivo per il quale le chiamo così.
Mi piacerebbe, anche per questo, conoscere qualcosa in più del tuo pensiero e del tuo linguaggio ma anche delle te non scrittrice, la Cara quotidiana.
Sia chiaro, puoi rispondere alle domande che vuoi. Considera che puoi anche mentire spudoratamente 😀
1 – Johns Hopkins: un successo! Una serie letteraria composta dal tuo titolo “Revenge” ma alla quale partecipano diverse autrici. Ci parli un po’ di questo progetto in condivisione?
La serie J.H. è nata all’interno di un gruppo di amiche/autrici, creato per sostenerci e aiutarci nei momenti difficili. Un giorno una di noi ha proposto di scrivere un romanzo composto da cinque racconti uniti da una trama comune, ma poi parlandone e riflettendoci, abbiamo deciso di scrivere cinque romanzi distinti, legati da un’ambientazione comune.
2 – Vuoi parlarci dei personaggi del tuo volume?
Soraya è una donna forte, cresciuta in un ambiente agiato, dal quale però si sente distante. La sua unica vera amica è Megan proprio perché, come lei, ama la sostanza e non l’apparire. Come suo padre Soraya lavora nella dirigenza del Johns Hopkins, ma da un giorno all’altro si vede portare via il lavoro e…
Gabriel è un uomo che si è fatto da se, un evento nel passato ha segnato la sua vita, ma, per quanto fosse molto giovane, ha reagito affrontando le avversità a testa alta. Quando gli verrà offerto un incarico al J.H., abbandonerà la scalata alla sua carriera per accettare quella proposta e anche se è meno allettante, è esattamente quello che stava aspettando per la sua vendetta.
3 – Se ti proponessero di farne una serie TV, che attori vorresti vedere? Hai in mente già dei “prestavolto”?
I prestavolto li ho scelti ancora prima di iniziare a scrivere, ma purtroppo non so chi siano. Mi piacerebbe tantissimo vedere la nostra serie in TV e, se mai questo accadrà, spero che sceglieranno attori simili ai miei modelli.
4- Oltre a questo volume, hai scritto numerosi libri, 19 se non sbaglio, suddivisi in 4 serie. Questo significa che fai la scrittrice come lavoro primario?
Ho anche un altro lavoro, ma purtroppo mi lascia molto tempo libero e questo ha fatto si che io potessi dedicare alla scrittura quasi tutte le mie ore.
5 – Considerando il grande numero di volumi, la curiosità è d’obbligo: Quante copie vendi? E qual è il libro che ha avuto maggiore successo?
Il guadagno principale arriva da Kindleunlimited di Amazon (pubblico anche su Kobo, Google e Apple), ma essendo pagata a pagine lette, è difficile dire a quante copie corrispondono. Revenge sta conseguendo un discreto successo, però Incendio (il primo volume della serie Fuoco e oblio) è sul mercato da tre anni e continua a vendere bene e quindi, per ora, è lui il mio romanzo di maggior successo.
6 – Da dove nasce l’esigenza di scrivere?
Tutto è iniziato da un periodo della mia vita di lettrice insoddisfatta, tre anni fa non riuscivo a trovare un libro che mi emozionasse, o erano troppo sentimentali, o troppo cruenti, o con poca sostanza, ecc… dopo l’ennesima delusione, ho deciso di scrivere quello che non riuscivo a trovare ed è nata la storia di Steven, Cassandra e Jason.
7 – Che lavoro fai? Se non è la scrittrice ovviamente 🙂
Come Cassandra, la protagonista di Incendio, sono una programmatrice informatica, ma, a differenza sua, io lavoro in proprio e il mercato non ha favorito questa mia attività.
8 – Parlami della tua passione più grande. Non importa sapere di cosa si tratti (magari non lo vuoi dire e non è la scrittura), mi interessa sapere cosa ne ricavi. Cosa provi quando la pratichi e quando non ti è possibile farlo?
Non ho una sola passione, nella mia vita ho passato periodi diversi, con esigenze diverse e passioni diverse… amo variare e seguire l’andamento del tempo e dell’esperienza.
9 – Cosa ti fa paura?
Quel che più mi spaventa è l’imprevisto, non poter essere certa di ciò che accadrà, mettere nelle mani altrui il mio destino o quello dei miei cari. Spero di non apparire una maniaca del controllo, perché vi assicuro che non lo sono… o forse sì?
10 – Libero arbitrio o destino?
Un misto dei due.
11 – Puoi dare un suggerimento agli esordienti? Approccio, pubblicità, motivazioni ecc…
Mi sono buttata in questo mondo senza riflettere, senza pianificare nulla, senza alcuna pretesa di guadagno e penso che stia proprio lì in punto: vivere questa esperienza con gioia, senza pensare al denaro, senza invidia, senza gelosia e allora si riesce ad avere una bella esperienza, altrimenti si viene fagocitati dal mercato, masticati dal dio denaro e ingoiati.
12 – Mi sembra che tutti i tuoi volumi siano pubblicati in self, è corretto? Vuoi parlarci di questa esperienza e delle motivazioni che ti hanno fatto propendere per il self publishing?
Non c’è una vera e propria motivazione, ho iniziato così ed ho proseguito su questa strada, solo recentemente sto provando a contattare delle case editrici, vediamo che ne uscirà.
13 – Qual è il libro che avresti voluto scrivere tu?
Ammiro tantissimo i giallisti, mi piacerebbe avere anche solo il dieci per cento della loro dote di saper imbrogliare e sbrogliare matasse narrative complicatissime e quindi la mia scelta ricade su uno qualsiasi di questi magnifici autori.
14 – Ho notato che i tuoi libri sono anche tradotti in altre lingue. In quali lingue e chi ti ha aiutato nel tradurre (se non lo hai fatto tu stessa)?
Per ora ho pubblicato solo in lingua spagnola, mi piacerebbe farlo anche per il mercato americano e tedesco, ma non so se lo farò, vedremo.
Per i primi tre romanzi mi sono affidata a una traduttrice professionista, poi ho scoperto l’intelligenza artificiale e i restanti sei li ho dati in pasto a quel sistema. Dopodiché li ho controllati personalmente, alcune mie lettrici mi hanno detto che ci sono un po’ di errori soprattutto sul maschile/femminile che sto cercando di sistemare, ma che la grammatica è perfetta.
15 – Chi è Cara?
Cara è il mio lato creativo, quello che per il mio lavoro fatto solo di numeri ho sempre dovuto tenere a bada.
16 – Ti senti più un’autrice o una paziente in terapia, a causa di queste domande?
Le tue domande sono sempre molto interessanti ed è proprio perché fai scavare nel proprio “io” ai tuoi intervistati/pazienti che sono divertenti.
17 – Scrivi di notte o di giorno? O meglio, dove trovi il tempo per scrivere così tanto?
Scrivo di giorno, ma è di notte che creo le scene che al mattino finiscono sulla “carta”.
18 – Hai mai collaborato con qualche grafico, ad esempio per copertine, post, presentazioni ecc? Se sì con chi?
Tutte le mie cover sono state create da una grafica, la maggior parte da Monica di MC Grafica, una splendida persona, paziente e molto disponibile, ve la consiglio.
Grazie per la disponibilità e per la fiducia.
Ti auguro 100000 follower reali, nei prossimi giorni.
a cura di Fabio Valerio e Achiropita Gagliano