Mia madre parcheggia l’auto vicino al Manchester Arena. Con un sorriso, le do un rapito bacio sulla guancia, sento un’emozione travolte all’idea di vedere il mio idolo, Ariana Grande. Ignoro completamente mia madre mentre scendo dall’auto, chiudendo la portiera con un tonfo. Le faccio un cenno con la mano mentre mi giro e mi avvio verso l’ingresso. La folla è densa e mi metto in fila per i soliti controlli di sicurezza prima di poter entrare. Una volta dentro all’arena, mi metto alla ricerca del mio posto e noto una ragazza poco più grande di me accanto alla mia sedia. Le urla circostanti ci costringono a parlare ad alta voce.«Piacere conoscer, sono Julia! È la tua prima volta a un concerto di Ariana?»Mi chiede, sforzandosi di farsi sentire.«Piacere mio, sono Mary! Sì, è la prima volta». Intorno alle 20:30 iniziamo tutte a urlare: “Ariana! Ariana! Ariana!» finalmente, si cominciano a sentire le note della prima canzone, e eccola sul palco, indossa un top nero senza spalline, pantaloni dello stesso colore, orecchiette da gatto e la sua iconica coda da cavallo. Canto insieme al ritornello, faccio dei video. In quel momento, mi sento completamente immersa nell’atmosfera del concerto e non c’è nessuno che possa rovinare la mia serata. Le ore sembrano scorrere velocemente mentre mi godo lo spettacolo, ma improvvisamente i rumori forti interrompono la musica. Poi, distintamente, sento qualcuno gridare «Aiuto!». La paura mi assale. Con le ragazze intorno a me che fuggono e le guardie che cercano di mantenere il controllo realizzo con orrore che si tratta di un attentato. Improvvisamente, finisco a terra, ma fortunatamente sono viva. Le voci intorno a me sembrano distanti, come se fossi sospesa in un altro mondo.Sento qualcuno salire sulla mia schiena e reagisco istintivamente, chiudendo gli occhi e mordendomi il labbro inferiore per trattenere il panico.Quel che era iniziato come una serata di divertimento a un concerto si è trasformato in un incubo. Un luogo che avrebbe dovuto realizzare i sogno di chi canta e dei fan che desiderano vedere il proprio idolo esibirsi si è trasformato in un inferno.Purtroppo questo non sarà il primo caso. Forse un giorno, il mondo sarà libero dall’odio e dal male, ma per ora, dobbiamo lottare per la pace e la sicurezza in ogni momento e in ogni luogo.
Briciola