Il termine olismo, nella sua accezione epistemologica, è usato nelle teorie in riferimento al concetto di sistema, teorie per le quali il “tutto” non è la mera somma delle parti, ma queste parti assumono nuovo e diverso significato dalla partecipazione all’insieme. Questo concetto era già nella filosofia idealistica, espressa sistematicamente nella Enciclopedia hegeliana in modo molto chiaro. Karl Popper ha chiamato olismo l’inclinazione degli storicisti a sostenere che l’organismo sociale, così come quello biologico, non è semplicemente la somma dei suoi membri e non è solamente la somma delle relazioni esistenti tra i membri, ma è qualcosa di più complesso di questo ( The poverty of historicism, 1944). Anche nella tradizione analitica si parla di olismo sia come metodo che come semantica. L’olismo metodologico presuppone che le ipotesi che compongono una teoria scientifica non possono essere prese individualmente e devono essere confrontate con l’esperienza tutte insieme. L’olismo semantico riguarda del linguaggio e, in questo campo e secondo questa visione, ogni frase ha significato se vista in relazione all’intero sistema linguistico, una proposizione presa da sola assume significato solo se considerata nel contesto in cui si trova. E qui si vede come il concetto olistico si avvicina al concetto di comprensione, In questo caso del linguaggio, Ma che è proprio il significato centrale che voglio sottolineare. Il concetto di olismo significa “la pratica del tutto” o “dell’integrità” in quanto deriva dal greco in cui la parola holos significa tutto, completo, e il suffisso -ismo indica proprio una dottrina, una pratica. In riferimento alla psicologia, dunque, l’olistica è un fenomeno psicologico e sociale radicato nelle diverse discipline umane e volto alla ricerca di una visione totale delle cose. La psicologia olistica, che come tutta la psicologia ha un legame forte con la filosofia e con le discipline umanistiche, ma anche con la scienza, studia i processi psicologici dell’individuo e della società avvalendosi come strumenti della psicologia sociale, personale, ambientale, e ancora altro, e include sia la psicologia terapeutica che la psicologia dello sviluppo. In questa disciplina l’individuo viene studiato nella sua totalità e in relazione ai vari “sistemi” che compongono l’esistenza, quindi viene considerato come un tutto organizzato e non vengono considerate separatamente le singole parti che lo compongono. La psicologia e la filosofia sono due Scienze Umane strettamente correlate tra di loro, come dicevo, di cui una è stata la premessa dell’altra, e la filosofia che voglio portare avanti io è proprio quella che studia l’uomo, come uno e indivisibile, nella sua totalità e complessità. Solo osservando e studiando la persona come un organismo complesso ben organizzato si possono apprezzare anche i particolari che lo compongono, se ne possono apprezzare le sfumature, le conflittualità interne ed esterne. Questo individuo, che è un sistema composito, si relaziona al mondo che a sua volta è composto da tanti sistemi che lo rendono un tutto ben organizzato. La filosofia come scienza umana è specializzata nello studio dell’uomo e di ciò che lo riguarda, ma proprio per questo non può essere spezzettata in diverse filosofie specializzate ognuna in un campo. Come già detto in altri scritti, la filosofia, a differenza delle altre scienze che sono comunque ricerca, è ricerca consapevole di sé che, ponendo il problema stesso della ricerca, acquista supremazia rispetto alle altre scienze. La filosofia è visione dell’insieme del sistema-uomo, per il quale è al contempo guida e strumento, è critica e consapevolezza. Kant porta alla luce il concetto cosmico della filosofia, evidenziando che interessa necessariamente ogni uomo, come “Scienza della relazione di ogni conoscenza al fine essenziale della ragione umana”, qui invece vogliamo evidenziare il carattere cosmico-esistenziale della filosofia, intendendo con questo la sua universalità nel riguardare sia ogni uomo sia ogni cosa, problematica, riflessione, sapere, concetto, esperienza, sentimento ed emozione che riguarda l’uomo. Ovvero l’uomo e tutto ciò che lo riguarda, dall’interno all’esterno e viceversa, considerato nella sua totalità esistenziale. E se per fare questo, per guidare una persona in un cammino, per rispondere ad una domanda, per effettuare una ricerca su un interrogativo importante, avesse bisogno di utilizzare teorie e metodi filosofici anche distanti tra di loro, confutarli oppure appoggiarli, riprenderli ed approfondire, lo deve fare e lo deve poter fare.
Non si deve precludere al sapere nessuna via verso la conoscenza.
Anna Lorenzini.