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Pubblicato da Rossini editore
Erano anni che non leggevo un libro fantasy. Non perché non mi piacciano o perché sono troppo “cresciuto” (non so’ cresciuto granché nonostante l’importante traguardo dei 40), forse perché, letti i grandi fantasy classici, si potrebbe pensare “cos’altro può contenere una storia, se è già stato detto tutto?”.
E in effetti tanto è già stato trattato, ma poi capita di mettere le mani su una lettura simile, e ci si accorge di come quella fiammella si possa riaccendere in un baleno, non appena la mente inizia ad immaginarsi draghi, fate, dèi, poteri, castelli e regni.
E allora perché non dare una possibilità a Elrien, Nymphee e Shaad?
La lettura è scorrevole, diretta, senza fronzoli, facilmente “immaginabile”. La storia è lineare, non troppo articolata, facilmente capibile e funzionale.
L’ho trovata una lettura ideale per riprendere in mano un genere messo da parte da tanto.
Brava Naomi.
Ps: il mio personaggio preferito è Nymphee
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di Fabio Valerio