Il medioevo, dal latino media aetas, significa età di mezzo, ed è intesa, in questo senso, come un’età spartiacque tra l’era antica e l’era moderna, “contenuta” in 10 secoli e considerata come periodo di cambiamento e transizione che dura all’incirca1000 anni.
Nell’accezione più diffusa, questi dieci secoli vanno dalla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, nel 476 d.C., alla scoperta dell’America di Cristoforo Colombo nel 1492 e sono stati considerati i secoli bui, il periodo dell’oscurantismo, dell’arretramento della civiltà, i secoli che si interpongono tra lo splendore dell’antichità classica, l’Impero Romano e il Rinascimento; opinione che si è consolidata col nascere del concetto “temporale” di Medioevo, nella convinzione di sapere cosa rappresentasse, come collocarlo temporalmente e cosa lo diversificasse dall’epoca precedente e da quella successiva. Fortunatamente, oggi sembra superato il concetto di Medioevo come periodo buio e negativo e si cerca di metterne in evidenza le peculiarità storiche e quello che potrebbe aver contribuito allo sviluppo dell’umanità.
Seppure rimane difficile stabilire quando questa presa di coscienza temporale avvenne, non si può però anticipare questo momento troppo e non lo si può attribuire ad autori che sono ancora dentro il Medioevo e che, nonostante l’amore per gli autori classici e le loro opere, non avvertono ancora un’era nuova di rinascita, ma forse solo una lieve percezione che qualcosa stesse già cambiando. Com’è giusto che sia! Criticato dagli umanisti per primi, manca però in loro una definizione chiara e consapevole di “periodo intermedio”, concetto che inizia a farsi strada ma che ancora non è ben delineato.
D’altro canto, la periodizzazione, ovvero suddividere la storia in varie età, periodi o epoche, è una necessità di chi la studia per meglio interpretare il contesto storico del periodo preso in considerazioni, per distinguerlo dal periodo storico che lo precede e da quello che lo segue, per individuarne meglio caratteristiche e peculiarità.
Così come accade per ogni periodo storico, anche l’inizio del Medioevo stesso fu molto discusso: la data dell’editto di Costantino, 313 d. C., il 476 d. C., anno che abbiamo già nominato come inizio del medioevo e che vede la deposizione di Romolo Augustolo, oppure l’avvento dei Longobardi, nel 568 d. C. Inoltre, il Medioevo stesso viene suddiviso a sua volta in Alto Medioevo (476d.C. – anno 1000ca) e Basso Medioevo (dal 1000 circa al 1492 d. C), sui quali torneremo più avanti.
Dunque, nonostante l’inquadramento temporale in 10 secoli, ovvero V-XV secolo d.C., sia corretto, non può e non deve essere considerato un confine ben definito. La tanto famosa data della caduta, ahimè, dell’Impero romano nel 476 d.C. segna il colpo decisivo che fa precipitare una situazione in essere già da prima. Ma non è il solo evento rilevante.
E, come abbiamo detto all’inizio di questa breve introduzione al concetto di Medioevo, la fine dell’età di mezzo fu fissata nel 1492, con la scoperta dell’America, che è stato un evento eccezionale che ha trasformato i rapporti e gli interessi economici e politici. Ma neanche questa data è l’unica: a concorrere sul podio c’è la fine della guerra dei 100 anni nel 1453 che vede l’Inghilterra volgere lo sguardo verso la conquista del nuovo mondo, piuttosto che verso il continente europeo che non ci dimentichiamo della caduta di Costantinopoli sotto i turchi. Insomma non è possibile fissare un anno ho un giorno di inizio o terra preciso, soprattutto quando si tratta del passaggio da un’età all’altra quindi un fenomeno che sfuma lentamente nel tempo e matura solamente con il passare di secoli. Ma di certo si possono fissare dei confini temporali che caratterizzano l’inizio, lo sviluppo e la fine di una data epoca caratterizzata da risvolti economici, politici, spirituali, sociali culturali. Ergo, racchiudiamo il medioevo, così come abbiamo detto inizialmente, in 10 secoli, tra il V e il XV secolo d.C., secoli che hanno delle caratteristiche ben precise e che rappresentano anche uno dei periodi più importanti e significativi della nostra civiltà.
La storiografia medievale vanta un percorso lungo, ancora oggi oggetto di studio e approfondimento, di cui questo breve articolo vuole solo essere un’ispirazione positiva che susciti la voglia di approfondire. Dal nostro canto, appassionati di Medioevo quali siamo, proseguiremo anche insieme in successivi scritti o post che didattico-informativi. Potremmo suggerire un buon manuale di storia medievale, per fornire un quadro storico completo da approfondire poi con letture specifiche.
Anna Lorenzini.
In foto: un ritaglio di una miniatura del sec.XII (Welfenchronik di Weingarten, Germania) con l’Imperatore Federico I Barbarossa e i figli Enrico VI e Federico.