“A volte do troppo peso amore
Altre poi penso sto meglio da solo
Gara di ballo sopra un palco rovente
È un palco rovente il palazzo di ghiaccio
Hai reso diamante il carbone che ho in petto
Ti ho preso tra tante si ma dove mi hai messo
Stanza con vista sulla mia mente
Pensa il casino chissà le coperte
È una gara di ballo sopra un palco rovente
Hai reso diamante il carbone che ho in petto
È un palco rovente il palazzo del ghiaccio
Pensa il casino ballo sulla tua mente
Hai reso diamante il carbone che ho in petto
Ti ho preso tra tante si ma dove mi hai messo
Stanza con vista sulla mia mente
Pensa il casino chissà le coperte”
https://open.spotify.com/album/1ly8iMj8fT8C26ScKWv8xU
Animo ribelle e solitario, Menox è attirato dal lato femminile, artistico e fluido della vita, che ritrova nella natura, nel surf e nella musica. Dopo una felice infanzia in periferia, passa l’adolescenza a Roma. Qui, tra amicizie, amori e atti di vandalismo in preda ai fumi dell’alcol, inizia a fare freestyle, nei vicoli di Roma, tra i pensieri opachi del Sabato sera, sotto quei lampioni che regalavano arte a lui e i suoi amici. Roma, per lui, è casa, ispirazione eterna. Quando iniziava a tessere, parola dopo parola, i mosaici di rime con cui descriveva la sua vita, tutti pendevano dalle sue labbra. Era il fenomeno del gruppo, tant’è che presto gli viene attribuito un soprannome, plasmando il suo cognome, che diverrà il suo nome artistico: Menox. In realtà, Michele già scriveva, prima di cantare, prima storie, poi poesie senza melodie ricercate, per la sua prima ragazza. La sue rime nascono in questo periodo.
a cura di Fabio Valerio