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FILOSOFIA / PEDAGOGIA / Simposio2021 / Sostegno allo studio

Eraclito e “tutto scorre”.

- 26/04/2022 | 26/04/2022 - Anna Lorenzini

Continuiamo con i nostri concetti chiave per aiutare gli studenti e per diffondere la Filosofia semplicemente.

Eraclito vive all’incirca tra il 535 e il 475 a.C. , scrive un’opera intitolata sulla natura, di difficile interpretazione, e gli va riconosciuta senz’altro l’originalità della sua filo Sofia. Eraclito vede il cosmo come governato da un logos divino, a volte interpretato come “ragione” A volte ha interpretato come “argomento”.

Eraclito considera il logos come una legge cosmica, universale, in base alla quale tutte le cose hanno origine e che tiene in armonia tutti gli elementi materiali dell’universo. La frase “tutto scorre” ha reso celebre la sua filosofia e nasce dalla constatazione che tutte le cose cambiano, ma diventa la visione coerente della realtà e non solo una semplice osservazione dei fatti. Secondo Eraclito il divenire della natura è un divenire ordinato è regolato dalla legge dei contrari per cui ogni realtà passa da un opposto all’altro; e la legge degli equilibri degli opposti, come il giorno e la notte o il caldo e il freddo, che secondo lui porta all’unità dell’universo, l’idea che tutto faccia parte di un’unica sostanza fondamentale, principio fondamentale del monismo. Questa tensione continua generata dagli opposti diviene unità armoniosa per cui gli opposti si conciliano, in quanto sono due aspetti indissolubili della stessa realtà e questa Unità dei contrari superiore ne è l’essenza vera.

L’armonia dei contrari, loro equilibrio, e il contatto di questi opposti costituiscono la natura della realtà e secondo Eraclito si concretizzano nel fuoco, il quale è sempre in movimento, si manifesta in una forma unitaria, quella della fiamma, e vive nella morte del combustibile; quest’ultimo concetto significa che il fuoco esiste perché passa da un contrario all’altro. Realizzando pienamente principi del divenire, il fuoco diviene il principio cosmico e la sua potenza generativa diviene natura (phýsis), quale a sua volta È percorsa dal Logos che è la legge del Cosmo punto quindi il fuoco di cui parla Eraclito ha una forma di intelligenza, il Logos, e sarebbe una razionalità intrinseca, trascendente ed immanente alle cose, che fa in modo che il divenire della natura sia un divenire ordinato piuttosto che caotico. Inoltre il fuoco in quanto principio del mondo anche carattere divino.


Da questi principi dipende la dottrina della conoscenza di Eraclito, Ovvero la gnoseologia, la quale è indirizzata verso il logos-fuoco, dando rilievo al sapere il razionale piuttosto che a quello sensibile. Questo significa che i sensi non sono considerati strumento di conoscenza e al massimo possono cogliere L’opposizione delle cose nel particolare, ma non sono in grado di cogliere l’armonia dei contrari che si manifesta nel Cosmo e nel suo fluire. Infatti la verità non può essere colta con i sensi oppure interrogando direttamente la natura, ma può essere colpa soltanto con lo sguardo dell’intelletto, intendendo con questo una riflessione razionale, fatta di pensiero e discorso che sono validi indipendentemente da chi le ricerca.


La psicologia di Eraclio nasce sempre da considerare l’archè il fuoco, in quanto considera l’anima di natura ignea è dotata di Logos quindi di ragione. L’uomo deve agire senza lasciarsi trasportare dalle passioni, ma deve agire seguendo il Logos è la legge (nomos) i quali rappresentano il giusto mezzo è l’unico valido giudizio.

A dimostrazione della sua teoria degli opposti è del tutto scorre, Eraclito fa l’esempio di un fiume, dicendo che non si può mai entrare due volte nello stesso fiume punto con questo intende dire che nel momento in cui si mette piede del fiume ci sono già nuove acque che passano rispetto a quando il piede è stato messo nel fiume, eppure quello stesso fiume sempre descritto come una cosa fissa è permanente.

Anna Lorenzini.

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3 thoughts on “Eraclito e “tutto scorre”.”

  1. Daniele Da Prato ha detto:
    27/04/2022 alle 10:24 am

    Ho letto che veniva definito anche “L’Oscuro” e non certo per un discorso mistico ma perché spesso difficile da comprendere se non studiato in maniera profonda. Erro?

    Rispondi
  2. Anna Lorenzini ha detto:
    27/04/2022 alle 12:03 pm

    Il suo testo Sulla natura è difficile, per questo.

    Rispondi
  3. Daniele Da Prato ha detto:
    27/04/2022 alle 1:42 pm

    Di infatti, avevo letto questo concetto di oscurità nel senso di difficile comprensione. Non appunto come se fosse una sorta di Guru, anzi! Ho riscoperto la sua filosofia complessa che però allo stesso tempo con esempi quotidiani più facile da comprendere

    Rispondi

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