Skip to content
Benvenuto
  • CHI SIAMO.
  • Contatti
  • Cookie Policy

L.A.Filosofia

SIMPOSIO2021

  • SIMPOSIO2021
    • Calendario dell’avvento… Del Simposio2021
    • Simposio2021
    • (all)Amo i libri!
    • Recensioni
    • Fautore D’Autore
    • Contest
  • FILOSOFIA
    • L.A.Filosofia a cura di A. Lorenzini
      • La lavagna filosofica
      • Caffè filosofico
      • Antropologia filosofica
  • LETTERATURA
    • Scrittura a cura di F.Valerio
      • Un giorno lento
      • Doltish dirt cheap
    • Racconti
    • Pensieri sparsi
    • Giovani scrittori
  • POESIA
    • Pensieri in versi di F. Valerio
    • L.A.Poesia raccolta di Anna Lorenzini
  • PEDAGOGIA
    • Educazione in rete a cura di C. Brasacchio
  • L.A.Storia
    • La lavagna storica
  • MUSICA
    • Musica
    • Le BioIndie
  • Scienze motorie e sport
  • CONSULENZA
    • Consulenza Filosofica
    • Consulenza pedagogica
Scrittura / Simposio2021

LA GRATITUDINE

- 09/01/2022 | 09/01/2022 - Fabio Valerio

“La gratitudine non è soltanto la principale virtù, ma anche la madre di tutte le altre.”
– Cicerone

Intervenire positivamente sul proprio stato emotivo è possibile, ed è stato riscontrato come la pratica della gratitudine sia uno dei metodi più semplici, ma potenti, per eliminare le negatività ed aumentare la felicità personale.

Quando abbiamo la sensazione di essere sfortunati e che tutto ci sta andando male, oppure siamo in un momento un po’ giù, ricordiamoci di mettere una mano in tasca e di tirare fuori il nostro sassolino. Guardiamolo! E poi ringraziamo il cielo di poter essere lì, esattamente dove siamo, e di poter guardare questo talismano, ogni qual volta ne necessitiamo.

“La gioia è la forma più semplice di gratitudine.”
– Karl Barth

Breve storiella:

Un sorso d’acqua dolce per il vecchio saggio.

Una leggenda narra di un giovane uomo, che mentre vagava solo per il deserto, trovò una bellissima oasi, con uno limpido specchio d’acqua.
L’acqua era così buona e dolce, che decise di riempire la borraccia di pelle che aveva con sé, per poterne portare un po’ all’anziano del villaggio, che era stato il suo maestro.

Dopo diversi giorni di viaggio, arrivato al villaggio, donò l’acqua al vecchio maestro. Egli la prese e la bevve, dopodiché sorrise e ringraziò generosamente il suo studente per quell’acqua così dolce. Il giovane uomo aveva il cuore colmo di felicità.

Più tardi, il maestro permise che un altro suo studente assaggiasse l’acqua. Quest’ultimo la sputò, dicendo che era terribile. L’acqua era diventata stantia, per via del contenitore di pelle.

Questo studente allora, prontamente, chiese al maestro: “Perché avete detto che l’acqua vi piaceva, se non era buona?”.
Il maestro rispose: “tu hai assaggiato solo l’acqua. Io ho assaggiato il dono. L’acqua era semplicemente il contenitore di un atto di gentilezza, e niente può essere più dolce di questo.”

Il vero valore si trova nell’intenzione dietro il gesto.
Proprio come quando un bambino dona ad un adulto un disegno, uno scarabocchio su un pezzo di carta senza alcun valore, che a noi adulti riempie di gioia e calore.

di Fabio Valerio

  • Instagram

Navigazione articoli

NON CONTA IL COME, MA IL PERCHE’!
CASALINGHE POCO DISPERATE

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli recenti

  • Sta scrivendo… di @_gadro_
  • Intervista a Marco Corsa
  • Recensione “Un giorno lento” di libri_e_che_passione88
  • Intervista a Maria Cantarutti
  • Intervista a Veronikque Luce
  • CHI SIAMO.
  • Contatti
  • Cookie Policy

powered by XBlog Plus WordPress Theme